Per raggiungere uno degli obiettivi primari dei nostri tempi, la sostenibilità ambientale, sono disponibili strumenti mirati: le certificazioni ambientali.
Nel 1987, il Rapporto Brundtland ha definito lo sviluppo sostenibile un modello che soddisfa le attuali esigenze senza compromettere le esigenze delle generazioni future. In tale ambito, le politiche pubbliche devono integrare gli obiettivi economici con quelli sociali ed ambientali.
Queste certificazioni sono su base volontaria (tranne che per alcune realtà impattanti).
Lo scopo primario della certificazione ambientale è favorire il miglioramento delle prestazioni ambientali di imprese, organizzazioni, beni e servizi.
Il processo per il raggiungimento di una certificazione ambientale può essere approfondito qui.
Certificazioni ambientali: tipologie
Le certificazioni ambientali si possono suddividere in diverse tipologie utilizzabili in sinergia nell’ambito delle IPP (politiche integrate di prodotto):
- Certificazioni di prodotto (come Ecolabel e Dichiarazioni Ambientali di Prodotto-EPD) rivolte ai beni;
- Certificazioni di processo (come EMAS e Sistema di gestione ambientale) rivolte a servizi erogati, all’organizzazione della struttura produttiva, al processo produttivo;
- Ciclo di vita di beni e servizi (Life Cycle Assessment-LCA) per valutare e comunicare gli impatti ambientali lungo il ciclo di vita di beni e servizi;
- Acquisti Verdi (GPP- Green Public Procurement) finalizzati a ridurre gli impatti ambientali derivanti dalle procedure di acquisto nelle PA;
- Contabilità ambientale per la rendicontazione delle politiche pubbliche in riferimento agli impatti ambientali.
Concentriamo il nostro interesse sulle certificazioni ambientali principali (di prodotto e di processo).
Vantaggi delle certificazioni per gli standard ambientali
Un’impresa o un’organizzazione spinta ad ottenere le certificazioni ambientali intende informare le parti sociali (cittadini, PA, consumatori, ecc.) sulle proprie prestazioni ambientali (che rispettino certi parametri) con la volontà di migliorarle per ridurre l’impatto in chiave ecologica e prevenire al meglio l’inquinamento.
Oltretutto, le certificazioni di sostenibilità ambientale sono integrabili con altri importanti standard internazionali come quello di qualità, sicurezza alimentare, sicurezza sul lavoro.
Adottare Sistemi di Gestione Ambientale (SGA) ed altri strumenti di sviluppo sostenibile è importante.
Progettare un sistema in grado di minimizzare i rischi ambientali presenta notevoli vantaggi tra cui:
- migliorare la competenza di tutte le risorse in tema di sostenibilità;
- velocizzare i processi di qualità;
- risparmiare grazie al miglioramento dei processi e delle risorse utilizzate;
- beneficiare di vantaggi fiscali grazie alla maggiorazione di punteggi e qualifica.
Tali certificazioni permettono alle imprese ‘virtuose’ non solo di migliorare i processi e la gestione degli impatti ma di ottenere un riconoscimento ufficiale in tema di gestione dei requisiti obbligatori sull’ambiente. Queste certificazioni valorizzano l’azienda e la reputazione del brand.
Le certificazioni ambientali hanno valore legale: dopo le necessarie verifiche di Audit, vengono rilasciate da un organismo terzo, indipendente e accreditato dall’ente italiano Accredia.
Le principali Certificazioni ambientali
Le Certificazioni ambientali più importanti e diffuse sono:
- EMAS (Eco-Management and Audit Scheme), strumento di ecogestione;
- Ecolabel, il marchio di Qualità Ecologica (Reg CE n. 66/2010) che certifica 26 gruppi di prodotti e servizi;
- Impronta ambientale, che consiste nel calcolo e miglioramento delle performance sul ciclo di vita del carbonio (Carbon Foot Print) e dell’acqua (Water Foot Print) per l’erogazione dei servizi;
- ISO 14001: attesta una gestione basata sul rischio con relative misure di mitigazione;
- ISO 50001, Sistema di Gestione Energia per il miglioramento delle prestazioni energetiche.
LCA: Ciclo di Vita Prodotto
Il calcolo del Life Cycle Assessment (LCA) misura gli impatti ambientali di un prodotto nell’intero ciclo di vita fino allo smaltimento.
La Dichiarazione ambientale di prodotto serve all’organizzazione per comunicare al mercato le performance ambientali e caratteristiche di un determinato prodotto. Si basa sulla norma ISO 14012 che definisce requisiti, metodi di valutazione e suggerisce autodichiarazioni.
La classificazione della norma ISO 14020 individua 3 tipologie di certificazioni ambientali di prodotto:
- ISO 14021, che definisce vincoli guida per i contenuti della dichiarazione ambientale come, ad esempio, la dicitura ‘riciclabile’;
- ISO 14024, con indicazioni sulla modalità di esecuzione di Audit;
- ISO 14025, dichiarazioni LCA valutate da enti indipendenti.